AMD RV940 "BARTS": Architettura
Dopo la presentazione di Cypress, la prima GPU con pieno supporto alle DirectX 11, AMD ha lanciato ufficialmente due nuove soluzioni basate su GPU RV940, nota anche col nome in codice “Barts”. Questa architettura presenta molte analogie con il predecessore Cypress, partenedo dall’interfaccia di memoria a 256bit, in modo tale da sfruttare i 4 controller a 64bit presenti nel chip grafico e le ultime tipologie di memorie che fanno uso del nuovo standard GDDR5, il numero di ROPs, ancora una volta è di 32 unità.
Le unità SIMD (Single instruction multiple data) sono ancora una volta composte da 80 Stream Processors ciascuna (16 Thread Processor con 5 Stream Processor ciascuno) ed affiancate da 4 Texture Unit (TMU). L'architettura delle HD 6800 è la VLIW-5, rimpiazzata nella serie HD 6900 dall'architettura VLIW-4, con 4 Stream Processor per ogni Thread Processor. In base alle unità SIMD attive, possiamo avere due diverse soluzioni basate sulla GPU RV940. Troviamo la prima soluzione con "Barts XT", che è alla base di tutte le Radeon HD 6870, dove troviamo 14 unità SIMD attive, 1120 Stream Processors e 56 TMU. La seconda soluzione, con "Barts Pro", che invece troviamo nelle Radeon HD 6850, dispone di 12 unità SIMD attive, 960 Stream Processors e 48 TMU.
AMD ci ha abituati da tempo a sfruttare la modularità alla base delle sue architetture, in modo da poter ottimizzare in maniera ottimale i costi di produzione ed al contempo stesso riuscire a coprire varie fascie di mercato in maniera rapida ed efficiente.
Avendo una minore complessità architetturale rispetto a Cypress, AMD è riuscita a ridurre la dimensione del Die da 334mm2 fino a raggiungere ben 255mm2. Per poter bilanciare meglio il minor numero di Stream Processor rispetto alle 5800, AMD ha deciso di aumentare le frequenze operative del core grafico, raggiungendo in questo modo una potenza di calcolo equiparabile a quella di una Radeon HD 5850. E stato possibile farlo grazie ad un affinamento del processo produttivo, che ha permesso di incrementare l’efficienza della GPU a parità di consumi rispetto ai precedenti chip grafici della scorsa generazione. Da questo punto di vista AMD è stata sempre molto attenta, cercando di ottenere la massima resa produttiva e minimizzando, nello stesso tempo, la dimensione del chip e i consumi.
Questi ottimi risultati in questo processo di ottimizzazione su più fronti si ripercuote soprattutto sull’utente finale, il quale può risparmiare sul costo di acquisto sia della scheda grafica ma anche di altri componenti interni del proprio PC come sugli alimentatori. Questo chip inoltre permette ai partner di AMD, produttrici di schede video, di poter installare sistemi di dissipazione meno complessi e ventole meno rumorose, ed oltre una longeva durata dei componenti nella loro totalirità in quanto sottoposti a minore stress termico.